ARIANO NEL POLESINE – Nei suoi primi 40 anni di attività, Mancin Nadia Srl si è regalata una vera e propria resurrezione.

Ieri è stato il grande giorno, atteso fin dalla notte tra il 24 e il 25 gennaio 2023, quando un incendio distrusse oltre 5.000 metri quadrati dello stabilimento lungo la Statale Romea, ad Ariano nel Polesine.
Per 20 mesi, l’azienda ha lavorato su due fronti: da un lato la ricostruzione, dall’altro il mantenimento della produzione per rimanere competitiva in un mercato dove è riconosciuta tra i leader nella trasformazione di prodotti ittici, con un fatturato pre-incendio di circa 20 milioni di euro.


"Ritorno a casa" e doppia inaugurazione

Il ritorno nella sede storica è stato celebrato con un doppio taglio del nastro: prima con le autorità, sempre vicine alla società deltina, poi con la famiglia De Agostini, da sempre fulcro dell’economia non solo di Rivà, ma di tutto Ariano.
Un momento doppiamente significativo: celebrazione della rinascita e dei 40 anni di attività, che non erano stati festeggiati in grande stile proprio a causa dell’incendio.

Marco De Agostini, amministratore delegato, ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile la riapertura di quello che oggi è un vero fiore all’occhiello dell’imprenditoria locale, capace di portare nel mondo il nome di un piccolo paese polesano.


Solidarietà e sacrificio

«Grazie a chi ci ha dato una mano», ha detto Marco. «A Bierreti per averci accolto nei propri uffici; a Ittica Villareggia che ci ha concesso il suo stabilimento; ai Fratelli Benazzi per il magazzino; alla ditta Regnoli, che ha vissuto una tragedia simile e a cui auguriamo di riaprire al più presto. E ancora: la Grassi, Finpesca, Rivamar e tutti gli artigiani che hanno ricostruito questa azienda. Qualcuno, come Fregnan, ha perfino dormito qui dentro. Un grazie anche allo staff tecnico guidato da Italo Passarella e a tutti i dipendenti e collaboratori, che hanno lavorato in spazi ristretti per due anni, senza mai mollare».


Una rinascita che commuove

Il sindaco Luisa Beltrame ha parlato di una "fenice risorta dalle ceneri": «Non era scontato che la famiglia scegliesse di rimanere qui. E invece l’ha fatto».
Per Confindustria Veneto Est, Massimo Barbin ha sottolineato la forza di “tre generazioni di imprenditori” e una solidarietà immediata da parte di tante aziende del territorio.

Per la Regione, l’assessore Valeria Mantovan ha dichiarato: «Siete un esempio di forza, coraggio e resilienza. Avete ricostruito senza lasciare indietro nessuno». Cristiano Corazzari ha aggiunto: «Questo è il carattere della gente polesana: non si arrende mai».

Anche la parlamentare Nadia Romeo ha elogiato la famiglia: «Avete trasformato una difficoltà in una nuova opportunità».
Il senatore Bartolomeo Amidei ha parlato di “amore per il proprio lavoro e la propria terra”.
La consigliera regionale Laura Cestari ha concluso: «Oggi possiamo ammirare un gioiello tecnologico e sostenibile, pronto per un mercato sempre più internazionale».

La giornata si è aperta con la benedizione del vescovo Pierantonio Pavanello: «Una morte seguita da una resurrezione. Siamo qui per ringraziare il Signore e chiedere il suo aiuto per chi lavorerà in questo nuovo stabilimento».

Anna Nani

31 maggio 2025

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